Ray Bradbury - FAHRENHEIT 451 -(1953).
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Ultimo aggiornamento: 2022-01-14 09:37
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Ray Bradbury - FAHRENHEIT- (1953)
Autore principale Bradbury, Ray
Titolo Fahrenheit 451 / Ray Bradbury ; traduzione di Giorgio Monicelli
Pubblicazione Milano : Oscar Mondadori, stampa 2006
Descrizione fisica XII, 195 p. ; 20 cm
Collezione
· Oscar classici moderni ; 16
Titolo uniforme
· Fahrenheit 451. | Bradbury, Ray
Numeri
· [ISBN] 88-04-48771-2
Nomi
· [Autore] Bradbury, Ray scheda di autorità
· [Traduttore] Monicelli, Giorgio
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Formati : epub, mobi, azw3, pdf
Il protagonista, Guy Montag, lavora nei pompieri, come un tempo suo padre e suo nonno. Nella sua epoca però i pompieri, "la milizia del fuoco", non spengono gli incendi, bensì appiccano roghi alle case di coloro che hanno violato la legge, nello specifico di coloro che nascondono libri in casa, in quanto la lettura è proibita.
All'inizio della narrazione Montag sembra convinto della sua missione, poi però inizia a chiedersi cosa contengano i libri, perché le persone rischino la libertà e la loro casa: l'incontro con un'anziana donna che preferisce bruciare nella sua casa anziché abbandonare i libri lo sconvolge completamente. Montag inizia a salvare alcuni libri e a leggerli di nascosto, cosa che impensierisce il suo capitano, Beatty, che intuisce cosa si celi dietro il malessere del suo sottoposto. Beatty cerca di parlare con Montag, che vorrebbe licenziarsi, e le sue parole rivelano comprensione per i tormenti che ha provato anche lui ma nel contempo il capitano cerca di riportare Montag alla ragione, rafforzando invece, con le sue parole, la volontà di Montag di lasciare il lavoro. Mildred, la moglie di Montag, denuncia la presenza di libri in casa e lascia il marito, così Beatty torna la sera stessa per bruciargli la casa e arrestare Montag, costringendolo a dar fuoco lui stesso alla casa con il lanciafiamme. Dopodiché Beatty inizia a provocare Montag fino a quando quest’ ultimo gli dà fuoco con il lanciafiamme.
Montag si ripara poi lungo il fiume, sulle cui rive incontra un gruppo di uomini fuggiti dalla società che, insieme ad altri loro compagni sparsi per tutta la nazione, custodiscono il patrimonio letterario dell'umanità tramandando a memoria i libri, senza conservarne copie, per non infrangere la legge. Intanto la televisione comunica la falsa ma rassicurante notizia della sua morte durante l'inseguimento.
Sulla città viene sganciato un ordigno nucleare e Montag, con i suoi nuovi compagni, si avvia verso di essa per prestare soccorso ai sopravvissuti, sperando di essere utili alla società e aiutando a ricostruirla.
Era una gioia appiccare il fuoco.
Era una gioia speciale veder le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con
la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo
cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le
sue mani diventavano le mani di non sai che direttore d'orchestra che suonasse
tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le
rovine carbonizzate della storia. Col suo elmetto simbolicamente numerato
451 sulla stolida testa, con gli occhi tutta una fiamma arancione al pensiero di
quanto stava per accadere la prossima volta, l'uomo premette il bottone
dell'accensione, e la casa sussultò in una fiammata divorante che si dette ad
arroventare il cielo vespertino, poi ad ingiallirlo e infine ad annerirlo. Egli
camminava entro una folata di lucciole. Voleva soprattutto, come nell'antico
scherzo, spingere un'altea su un bastone entro la fornace, mentre i libri
sbatacchiando le ali di piccione morivano sulla veranda e nel giardinetto della
casa, salivano in vortici sfavillanti e svolazzavano via portati da un vento fatto
nero dall'incendio.
Montag fece il sorriso crudele di tutti gli uomini bruciacchiati e respinti
dalla fiamma.
Sapeva che quando fosse ritornato alla sede degli incendiari avrebbe
potuto ammiccare a se stesso, specie di giullare
Nacque a Waukegan, nell'Illinois, il 22 agosto del 1920, figlio di Leonard Spaulding Bradbury, un operaio elettrico statunitense di origini inglesi, e di Esther Bradbury (nata Moberg), una casalinga svedese. Nel 1934, durante la Grande depressione, a causa della quale il padre rimase disoccupato, si trasferì con la propria famiglia in California, dove scoprì il mondo della fantascienza, tanto da iniziare a scrivere alcuni racconti sulle riviste del settore. Tra le sue prime opere si contano anche racconti polizieschi e noir.
Nel 1950 raccolse in un unico volume le sue Cronache marziane, che ottennero un vasto successo internazionale. L'anno successivo seguì il romanzo breve Gli anni del rogo (The Fireman) sulla rivista Galaxy Science Fiction, espanso nel 1953 nel capolavoro per cui è maggiormente ricordato, Fahrenheit 451, una sorta di elogio alla lettura ambientato in una società distopica, da cui fu tratto un film omonimo di successo diretto da François Truffaut.
Negli anni successivi Bradbury intraprese la carriera di sceneggiatore cinematografico, iniziata con Moby Dick, la balena bianca di John Huston, senza però dimenticare la sua carriera di romanziere. Si ricordano infatti Il grande mondo laggiù, Io canto il corpo elettrico!, Paese d'ottobre, Il popolo dell'autunno, Viaggiatore del tempo, l'ambizioso giallo Morte a Venice e il più leggero Il cimitero dei folli e Le auree mele del sole.
Nel 2006 è stato insignito del titolo di duca di Diente de León dal sovrano del Regno di Redonda. Negli ultimi anni della sua vita si dimostrò sfavorevole ai libri in formato elettronico, tanto da impedire che le proprie opere venissero pubblicate in forma digitale. Solo nel 2011 ha consentito di pubblicare in formato elettronico il suo romanzo di maggior successo, Fahrenheit 451, sostenendo comunque di preferire il formato cartaceo.
• La scampagnata d'un milione di anni (The Million Year Picnic, 1946)
• Cronache marziane (The Martian Chronicles, 1950) – Antologia
• Il gioco dei pianeti (The Illustrated Man, 1951) – Antologia (altro titolo: L'uomo illustrato)
• Fahrenheit 451 o Gli anni della fenice (Fahrenheit 451, 1953); espansione de Gli anni del rogo (The Fireman, 1951)
• Le auree mele del sole (The Golden Apples of the Sun, 1953) – Antologia, ed.it.: SFBC 1964, tr. Roberta Rambelli
• Paese d'ottobre (The October Country, 1955) – Antologia
• L'estate incantata (Dandelion Wine, 1957)
• La fine del principio (A Medicine for Melancholy, 1959) – Antologia
• Il popolo dell'autunno (Something Wicked This Way Comes, 1962), BUR, tr. Remo Alessi
• Le macchine della felicità (The Machineries of Joy, 1964) – Antologia
• Il corpo elettrico (I Sing the Body Electric!, 1969) – Antologia (altro titolo: Io canto il corpo elettrico!)
• L'albero di Halloween (The Halloween Tree, 1972)
• Il meraviglioso vestito color panna e altre commedie (The Wonderful Ice Cream Suit and Other Plays, 1972) – Antologia
• Molto dopo mezzanotte (Long After Midnight, 1975) – Antologia
• Fahrenheit 451 - Adattamento teatrale (Fahrenheit 451 - Stage Adaptation, 1979), Elliot Edizioni, tr. Monica Capuani e Daniele D'Angelo
• Dinosauri (Dinosaur Tales, 1983) – Antologia
• Morte a Venice (Death Is a Lonely Business, 1985) (altro titolo: La morte è un affare solitario), Rizzoli, tr. Giuseppe Lippi
• 34 racconti, 1984 – Antologia (altro titolo: Il grande mondo laggiù)
• Omicidi di annata (A Memory of Murder, 1984) – Antologia
• Lo Zen nell'arte della scrittura (Zen in the Art of Writing, 1986) – non-fiction
• Viaggiatore del tempo (The Toynbee Convector, 1988) – Antologia
• La follia è una bara di cristallo (A Graveyard for Lunatics, 1990) (altro titolo: Il cimitero dei folli), Rizzoli, tr. Andrea Terzi
• Verdi ombre, balena bianca (Green Shadow, White Whale, 1992)
• I fiori di Marte (Quicker than the Eye, 1996) – Antologia
• Ahmed e le macchine dell'oblio (Ahmed and the Oblivion Machines: A Fable, 1998)
• Ritornati dalla polvere (From the Dust Returned, 2001), Mondadori, tr. Giuseppe Lippi
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