Descrizione | Come già detto il film è suddiviso in due parti. Death, la prima parte del film, ed anche la più lunga, è un lungo montaggio di spezzoni della serie originale, atto a riassumerne i contenuti principali, psicologici e pratici. Vi sono alcune aggiunte e l'ordine della ricostruzione non è cronologico, piuttosto è incentrato sui singoli personaggi, così da sviluppare la storia di ogni protagonista in modo da delinearne le caratteristiche principali, e attraverso di loro riproporre i tratti salienti delle battaglie contro gli angeli, soprattutto quelle che hanno segnato una qualche svolta nel carattere di coloro che ne erano coinvolti. L'analisi psicologica è quindi svolta seguendo esclusivamente i fatti e tralasciando le esperienze introspettive che erano mostrate spesso negli episodi.
Per questa sua caratteristica di essere un sunto della serie il film, se visto senza prima aver visionato l'intera serie, può risultare sconnesso e di difficile interpretazione. È infatti un film fine a sé stesso, ovvero che vuole rinfrescare la memoria dello spettatore in modo da prepararlo alla visione del finale. Questo per il semplice fatto che il film è stato prodotto qualche anno dopo la messa in onda della serie televisiva.
Il film termina il racconto all'episodio 24, ovvero la morte dell'ultimo angelo, Kaworu Nagisa, poiché gli episodi 25 e 26 verranno sostituiti dal film Neon Genesis Evangelion: The end of Evangelion. Alla fine vi è anche la sigla di coda e un intervallo della durata di cinque minuti prima dell'inizio di Rebirth. Il titolo "Death" significa "morte" poiché è così che la serie originale si era conclusa e strizzando l'occhio alla cabala giudaico-cristiana la morte è necessaria per ottenere la resurrezione, ovvero la rinascita di Evangelion.
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